L’incredibile versatilità degli ingredienti in cucina e la creatività e l’improvvisazione di Peppe Guida sono i protagonisti di queste sei ricette. Una cucina che coniuga sapore, freschezza, genuinità, tradizione e semplicità.
Il pane di Nola sfornato da Francesco, è un pane molto versatile, che riesce a dare il meglio di se anche dopo qualche giorno; quando raffermo può essere usato per fare le polpette, per essere fritto, bruscato o grattugiato. Un pane dai mille usi.
La sfida di Peppe contro il tempo mette a dura prova lo chef che deve riuscire a realizzare in questo poco tempo, sei ricette replicabili a casa con facilità. E oggi ha deciso rendere più difficile la gara, di cimentandosi in un dolce che metterà a rischio la sfida.
La bontà dei prodotti colti e mangiati. In questa puntata dedicata alle patate, Peppe si rifornisce direttamente nel suo orto e nella sua cantina, per fare un gattò, un hamburger con l’avanzo di gattò, e dei golosissimi gnocchi alla sorrentina
di Peppe sono un omaggio alla tradizione. Ogni piatto è realizzato con ingredienti freschissimi e frutto di un’improvvisazione che dimostra la grande cultura culinaria dello chef.
Il polipetto in tutte le sue declinazioni. Questo episodio è interamente dedicato ai” purpetielli” tanto amati da Peppe. Fritti, al sugo, nel supplì o con la pasta e tanti altri modi, quelli suggeriti dallo chef.
Il pane a lievito di Francesco è un’ottima base per le ricette di Peppe. Padre e figlio insieme per raccontare la bontà del pane, alimento antico che nasce da mani sapienti e laboriose. Polpette, panini, toast, bruschette e dolci: un pane, mille usi.
Un peschereccio per la pesca di alta profondità, 200-300 metri, è una pesca a strascico, ottima per i crostacei, ma non solo. Un’immersione nella vita dei pescatori per capire quanto lavoro c’è dietro il pesce che arriva sulle nostre tavole. E ancora l’asta del pesce, l’oasi del WWF dove cercare le erbe più profumate e […]
Siamo circondati di erba e l’erba non è una sola pianta ma un insieme di essenze che nascono spesso spontaneamente e di cui Giorgione fa ampiamente uso nelle sue ricette.
Il viaggio di Eleonora prosegue in Puglia, nella Valle d’Itria terra di influenze di grandi civiltà e terra di grandi formaggi, di grandi tradizioni e passioni.
La vigilia è sempre indaffarata a casa di Giorgione. Gli ospiti sono tanti e il tempo per cucinare sempre poco. Giorgione chiede aiuto a Giuseppe che chef lo è di professione. E allora via tra rocciata, brodetto, broccoli e arzilla, che si dia inizio ai festeggiamenti.