I formaggi di capra lucani sono una vera delizia per il palato. Realizzati con il latte proveniente da allevamenti locali, questi formaggi hanno un sapore intenso e aromatico.
Dario consiglia a Max un itinerario che lo porta dritto nel cuore delle tradizioni lucane. La carne di pecora e il maiale nero, simboli di un territorio e di una cultura contadina.
L’allevamento di trote in Basilicata è certamente una sorpresa per Max. Qui le trote vengono allevate con grande attenzione alla qualità dell’acqua, rispetto per l’ambiente e al benessere dei pesci.
Una puntata speciale per Max che oggi ha un ospite che farà un panino gourmet, è Giulia la vincitrice del concorso Panino teenager con il suo Testaccia, un panino con la testa in cassetta, un salume tipico.
Dopo una energetica colazione con i prodotti lucani, Max parte per esplorare il territorio. L’incontro con due giovani allevatori di Mucca Podolica, gli offre l’opportunità di conoscere e apprezzare questa carne.
Partiamo da piazza Jemaa el Fnaa, per addentrarci nel vivacissimo suk di Marrakech tra mechoui di agnello olive e spezie. All’interno del suk si aprono oasi di pace come Le Jardin e la Terrasse des Epice, dove gustare il meglio della cucina locale.
Eleonora parte per la Ciociaria e si ritrova sulla strada della bufale nella valle di Amaseno, dove trova un prodotto molto diverso da quello campano. Poi si sposta in allevamento di capre gestito da una donna e assaggia un primo sale fresco e stagionato.
Un ristorante, due chef, due amici che hanno in comune la passione per la trasformazione degli ingredienti in una esperienza per il palato. Alessandro è il cibo, la passione per i vegetali e le erbe spontanee, è la sperimentazione; Giuseppe è il vino e tutto quel che è il mondo sala. Insieme sono Retrobottega.
Una capitale gastronomica tra cucina tradizionale e cucina innovativa, grandi chef, ceviche, è quella che Giovanni esplora, tra un giro al mercato più antico della città, street food e frutta esotica.
Sulle colline del Cartizze, accompagnato dal Beker Fabrizio Nonis, Julian scopre il vin brulè dell’osteria senza oste e il Prosecco di queste colline. Ma la sua passione è il gin di Robin Martin padre del gin italiano.