I giri sono delle piante di origine selvatica simili alle bietole e spesso si trovano nei filari della vigna, con questi Giorgione preparerà una ricetta.
La Sicilia è anche terra vocata a vigneti. I vitigni tipici di questa zona sono il Grillo e il Nero d’Avola.
Una particolare e tipico impasto per questa ranza e sciura, una focaccia tradizionale di origine araba, tipicamente sicula, anzi più esattamente di Chiusa Sclafani. Una focaccia ripiena con olive, sarde, cipolla, maggiorana.
I grani siciliani, grani che hanno il sapore della Sicilia e delle erbe spontanee che nascono nelle coltivazioni. La molitura, la lavorazione del chicco pulito, e le macine in pietra conferiscono a questi grani un sapore e una texture unica.
Dal Trentino alla Sicilia. Siamo a Sambuca dove Feudo Arancio, di proprietà di Mezzacorona, produce i suoi vini. Vini sostenibili che testimoniano l’amore per questa terra e per l’ambiente. Dalla struttura della cantina all’introduzione di tecnologie innovative; da una cura meticolosa delle piante, a una viticultura sapiente.
Che terra incontaminata la Sicilia, in questa avventura Giorgione si imbatte nel fungo cardoncello e nelle piante di indivia con i quali preparerà laidissimi intrugli.
Nel suo lungo peregrinare in Sicilia, Giorgione si imbatte nel pecorino con cui decide di farcire i cuddurruni a modo suo, poi lungo il cammino, in un pascolo dove le mucche da carne vivono libere.
Davide cerca sempre con la sua tecnica sopraffina di riprodurre processi naturali come l’affumicatura, l’ossidazione. La sua scelta di oggi ricade sul radicchio di cui scopriremo insieme a lui le potenzialità.
Una pianta antichissima, dal frutto grande e appetitoso, un’oliva da tavola, questa oliva trova nel territorio siciliano la sua massima espressione.
Bagheria, la città delle ville, dove Lodo assaggia il tipico sfincione, diverso da quello della vicina Palermo. Poi arriva a Cefalù rinomata per le sue spiagge, e qui gli preparano il tipico “sgombro a beccafico”.
Il bisogno di Davide di avere un contatto diretto con la terra, nasce da lontano, dai suoi nonni contadini che gli hanno insegnato l’importanza dei prodotti. E oggi farà diventare protagonista la cipolla, che troppo spesso riveste un ruolo secondario.
La vastedda della Valle del Belice è l’unico formaggio a pasta filata ottenuto con latte di pecora. Giorgione arrivato in Sicilia va a seguirne le fasi della lavorazione da un casaro che ha ne ha ripreso la tradizione.
Una grossa fetta del comparto vegetale è occupata dai legumi. In questo caso parliamo di lenticchie, che sono spesso utilizzate di contorno, ma Davide le renderà protagoniste, e userà la lenticchia di Ustica piccola e molto saporita.
Il cetriolo è un vegetale molto fresco, a volte poco saporito, ma davide lavorerà per dargli un gusto più intenso come per la sua “insalata di cetriolo cavolo rosso e avocado”.
Secondo Davide i funghi sono l’espressione della massima potenza del mondo vegetale: assorbono tutti i sentori della terra, e quindi a seconda di dove crescono avranno sempre un sapore diverso
Corrado Assenza e il Caffè Sicilia di Noto non ha bisogno di presentazioni. Il suo laboratorio ha compiuto 130 anni ed è uno dei più celebrati pasticceri italiani.
Il pomodoro è il vegetale che cambia di più il suo gusto a seconda del territorio, e qui con l’influenza del mare acquista una sapidità particolare. Datterini, ciliegini cuore di bue sono solo alcuni dei pomodori usati da Davide.
Tutto quello che avreste sempre voluto sapere sulla melanzana: ortaggio principe della cucina siciliana. Acqua ridotta di melanzana, melanzana glassata, polpa di melanzana, melanzana bollita. Ce n’è per tutti i gusti.