È la cena del 31 dicembre e la cucina di casa Mariola prevede rigorosamente ricette a base di pesce. Una cena importante per salutare in grande stile il vecchio anno e accogliere il nuovo con entusiasmo
A Napoli, come a Milano, il cenone di Capodanno è rigorosamente a base di pesce. Per il cenone del 31 dicembre Nilufar propone, un primo piatto con un brodetto-ragù di pesce, e un piatto che nella sua famiglia non può mancare: l’insalata russa
Il sedano pianta mediterranea antichissima conosciuta già da Omero che ne parla nell’Odissea, e il ravanello, che invece vede le sue origini in Cina e Giappone, sono alimenti molto leggeri, ricchi di nutrienti e adatti a qualsiasi regime alimentare.
Nel suo lungo peregrinare in Sicilia, Giorgione si imbatte nel pecorino con cui decide di farcire i cuddurruni a modo suo, poi lungo il cammino, in un pascolo dove le mucche da carne vivono libere.
Sei piatti, sei ricette per stupire. Consistenze diverse, piatti per tutti i gusti, primi, secondi, contorni e dolci. Peppe Guida e la sua cucina semplice, fatta di ingredienti genuini, verdure del suo orto a km zero e tanta passione
L’oro giallo della Sabina, l’olio dell’azienda agricola Cappelli nelle sue varie monocultivar è uno degli ingredienti immancabili nella cucina di Laura. Frantoio, carboncella, leccino, Laura ha solo l’imbarazzo della scelta per le sue ricette.
Riunione di famiglia questa mattina in casa Bicocchi e tra una chiacchiera e un pensiero ecco il menu di oggi: una terrina con cardo e salsiccia e una succosissima scarola in brodo di carne
Castello di Compiano. Un giro nelle stanze del Castello, la biblioteca, le prigioni, la sala cinese e l’unico Museo Massonico d’Italia. Ma la cucina è di certo la stanza preferita di Igles.
Il rosmarino è un’esplosione di profumo, cresce in cespugli e vuole molto sole. Oggi in cucina cosce di pollo ripiene di ricotta e rosmarino. Il rabarbaro ha origine in Cina e viene utilizzato per i liquori, Andrea cucina un orzo rabarbaro e zafferano.
Una pianta antichissima, dal frutto grande e appetitoso, un’oliva da tavola, questa oliva trova nel territorio siciliano la sua massima espressione.
Altro elemento che non può mancare nella cucina di Peppe Guida è la pasta secca, ingrediente principe di questa zona. Ziti alla genovese antica, senza carne ma con uova e cipolle, frittatina di ziti con gli avanzi e altre prelibatezze.
Tra gag e siparietti, non solo primi e secondi ma anche zuppe e minestre. In questo episodio una minestra di fagiolini e una quaglia lardellata.
Le acque di Chioggia sono l’habitat ideale per la riproduzione della seppia. Qui dopo la pesca e dopo essere stata pulita, la seppia arriva sul mercato pronta per essere utilizzata anche dal nostro chef.
L’allenamento è indispensabile per una buona forma fisica. Lo sa bene Max, ma tutto va fatto per gradi e soprattutto con l’aiuto di un professionista. Al pranzo ci pensa Max con tanto gusto e poche calorie.
L’origano è profumatissimo e si usa normalmente essiccato. Andrea realizza un piatto di paccheri stracchino e origano. Anche il mirto tipico di Sardegna e Corsica si usa spesso essiccato e vi proponiamo un maialino cotto al BBQ con mirto. Ottimo anche il liquore di mirto.
Ultima puntata di questa stagione dedicata al figlio Francesco, il piccolo di casa che aiuta mamma Laura a fare i tortelli. Con Marilena cucina piccione con patate. Chiude la puntata l’abbinamento col vino.
Nuova ricetta per Vito, Roberto e Lorenzo. Una ricetta semplice e molto gustosa con gli gnocchi seguita da un buonissimo dolce al cucchiaio di nonna Paola.
Una città ricca di cultura e arte, ma che ha una grande tradizione di pesca. Il mercato del pesce è una delle principali attrattive della città, dove si trovano pesci poco conosciuti e molluschi come il fasolaro e la moleca e per finire la speciale dedica di Gianfranco a questa città.
Da non confondersi con la pancetta, il guanciale è forse l’ingrediente più amato da Giorgione, compagno immancabile delle sue scorribande culinarie.
La passione di Max per la forma fisica è pari alla sua passione per la cucina. Dopo un’intensa attività sente il bisogno di reintegrare le energie perdute senza per questo riempirsi di calorie.