Il viaggio di Giovanni in Polinesia comincia a Tahiti, all’interno dove le montagne arrivano a 2000 mt. Noci, anguille, cocco e tonno bianco. Ma oggi c’è anche una grossa influenza asiatica e si può facilmente assaggiare cibo cinese.
Nella parte più sperduta della Polinesia, Giovanni partecipa ad una battuta di pesca. Anche qui il cocco è uno degli ingredienti principali, e qui avviene l’incontro con la cucina francese. C’è anche un vigneto, forse il più isolato e inaspettato del mondo.
Bora Bora è forse la perla più preziosa di tutta la Polinesia con il suo vulcano sullo sfondo. Ricca di frutta freschissima e pesce. Giovanni assaggia un maialino cotto nell’Ahima, un forno scavato sottoterra che cuoce su pietre roventi.
Qui Giovanni scopre le perle e di conseguenza le ostriche, ma anche una sorprendente distilleria di rum in mezzo alla giungla, tutta al femminile. E poi ancora assaggi fra cui l’Uru frutto locale e un tonno con chutney di frutta.
Giovanni inizia questo viaggio a Moorea addentando una casse croute, un panino tipico ripieno di noodles e erbe. Poi visita una piantagione di ananas, con cui fanno marmellate e liquore, e infine va a scoprire la vaniglia che si coltiva nella vicina isola di Tahaa.
Il viaggio di Giovanni in Polinesia comincia a Tahiti, all’interno dove le montagne arrivano a 2000 mt. Noci, anguille, cocco e tonno bianco. Ma oggi c’è anche una grossa influenza asiatica e si può facilmente assaggiare cibo cinese.