Eleonora Baldwin parte per il suo tour tra i formaggi. Sceglierà due formaggi per ogni territorio, uno più importante di larga diffusione, di cui racconterà tutte le fasi della realizzazione incontrando i protagonisti delle trasformazioni, ma anche gastronomi e chef esperti legati al prodotto a 360°.
Altra regione famosa per i formaggi siamo a Lodi e dopo aver assaggiato la raspadura, Eleonora va a vedere come si fa il mascarpone tipico di Lodi. Altro formaggio tipico il Pannerone ed è rimasto un solo casaro che lo fa.
Cosa c’è di meglio di una piadina? E cosa ci mettiamo dentro? Lo squacquerone, siamo in Romagna ed Eleonora, si fa raccontare tutto del ripieno ideale delle piadine. Altro formaggio dop è quello di fossa, a Sogliano, ci sono le antiche fosse alcune risalenti al 1400
Pienza, Eleonora vive un incubo dove tutti gli dicono che non ci sono formaggi lì, ma quando si risveglia capisce che è nel posto giusto, dove è nato il pecorino Toscano, sempre in Val di Chiana assaggia poi un semifresco di capra.
Siamo in Val d’Arno, Eleonora va a caccia di formaggi di nicchia, e trova un formaggio antico che vanta origini millenarie l’abbruciato aretino, latte ovino, e poi risalendo verso Castiglion Fiorentino assaggia un mascalzone pecorino riserva, anche qui una rarità.
Siamo in Abbruzzo a Scanno, dopo un blind test e consigli dai paesani, Eleonora arriva in un caseificio dove segue la lavorazione della ricotta affumicata alle foglie di Ginepro. Sempre a Scanno incontra Gregorio e il suo Gregoriano al latte di pecora.
A sorpresa il confidente di Eleonora, che le consiglia sempre dove andare, è anche un affinatore, e la porta nelle Val Nerina ad assaggiare il suo pecorino in foglia di noce. Sempre in Umbria approda ad un altro caseificio che le mostra la lavorazione dello stracchino.
Eleonora su consiglio di un amico pizzaiolo, va prima a scoprire il fior di latte sui Monti Lattari e poi e Vico Equense al caseificio De gennaro, per vedere la lavorazione del provolone del Monaco.
Eleonora parte per conoscere i migliori formaggi italiani. Parte da Roma e si dirige verso nord alla scoperta del pecorino romano, e del caciofiore, formaggio di pecora che è un “antenato” del pecorino.
Eleonora parte per la Ciociaria e si ritrova sulla strada della bufale nella valle di Amaseno, dove trova un prodotto molto diverso da quello campano. Poi si sposta in allevamento di capre gestito da una donna e assaggia un primo sale fresco e stagionato.
E’ la volta della mozzarella di bufala campana dop, siamo in provincia di Caserta, dove più che delle indicazioni precise di tempi e altro bisogna affidarsi all’istinto del casaro. Poi il conciato romano, formaggio che ha antichissime tradizioni e viene invecchiato nel vino.