Peppe ci introduce nel mondo del pesce azzurro, in particolare le Alici. Con la mamma realizza delle alici in tortiera. Con l’avanzo fa uno spaghetto di alici alla puttanesca e infine dei paccheri al sushi napoletano.
Una pasticceria attenta a tutte le esigenze quella del Maestro pasticcere Felice Venanzi della pasticceria Gruè di Roma, ospite di Maurizio Santin. In questo episodio una torta adatta anche a chi è sensibile al glutine e al lattosio.
In questa puntata per preparare i fegatini, Laura convince il fratello Mauro, che normalmente gestisce la sala del ristorante ad aiutarlo in cucina, e lui si sottopone volentieri. L’agnello ivece lo prepara sempre con la cognata. Marilena.
Una cottura particolare quella del pulled pork spiegata nei dettagli da Fabrizio e Michele, che accompagnerà il piatto con dei panini home made.
Il mattino ha l’ora in bocca, lo sa bene Igles che inizia la sua giornata con una sana colazione, ma l’ora di pranzo si avvicina. Cosa cucinerà oggi?
Cipressi funghi e patate gli ingredienti alla base della ricetta che realizza davanti alla Marrana. Vittorio porta Carrus a visitare la vecchia bottaia che ha un fascino particolare. Chiudiamo con tortelli ripieni di pigna di cipresso
Eleonora parte per conoscere i migliori formaggi italiani. Parte da Roma e si dirige verso nord alla scoperta del pecorino romano, e del caciofiore, formaggio di pecora che è un “antenato” del pecorino.
In questa puntata Pascucci parte dalla spiaggia (0-15 mt), con un magnifico piatto di spaghetti alle telline. Si prosegue con i molluschi, e si chiude con un calamaro arrosto, passando dai suoi posti del cuore: la pasticceria Patrizi, la pizzeria Sancho, il molo di fiumicino dove arrivano le barche col pescato del giorno.
Giorgione ad Amantea incontra Antonio che nel suo orto produce il fagiolo di Pero dal tipico sapore di castagna e la famosa cipolla di Tropea dal sapore particolarmente dolce e poco invasivo.
Da 15 a 50 mt troviamo pesci da spina , frutto di piccola pesca. Pascucci realizza uno spaghettino allo scorfano, poi presso l’oasi di porto una frittata di seppie e carciofi, e conclude con una spigola in foglia di limone.
Continua il viaggio di Giorgione tra i prodotti calabresi. Il pomodoro gigante di Belmonte che si coltiva nei terreni tra Longobardi e Belmonte e il fico secco sono i protagonisti della puntata.
Eleonora parte per la Ciociaria e si ritrova sulla strada della bufale nella valle di Amaseno, dove trova un prodotto molto diverso da quello campano. Poi si sposta in allevamento di capre gestito da una donna e assaggia un primo sale fresco e stagionato.
Nasce figlio di un pasticciere Gennaro Nasti e, giovanissimo, resta affascinato dal lavoro manuale di un pizzaiolo. Decide di intraprendere questa strada e inizia lavorando in un forno prima e in pizzeria poi. Ma ha un grande potenziale da esprimere e per farlo deve necessariamente viaggiare, da Barcellona a Parigi passando per gli Stati Uniti.
La cucina di laura vuole portare nel piatto le emozioni, in questa puntata con il fratello marco cucina un galletto. E con la cognata Marilena una coratella di agnello. Non mancherà il consiglio di Mauro su che vino poterci abbinare.
Cristiano e Giuseppe esplorano la tenuta del terriccio e decidono di cucinare col fico d’india, sia il frutto che le pale. Fanno un viaggio nella storia della tenuta, e Giuseppe con Vittorio affronta una verticale di Lupicaia.
L’avventura di Igles inizia a Porto Vallugola, tra piante aromatiche, un piccolo orto, una cucina e una cantina ben fornita.
La bontà dei prodotti colti e mangiati. In questa puntata dedicata alle patate, Peppe si rifornisce direttamente nel suo orto e nella sua cantina, per fare un gattò, un hamburger con l’avanzo di gattò, e dei golosissimi gnocchi alla sorrentina
Il primo approccio alla cucina di Giuseppe è sicuramente di tipo tradizionale, ma le premesse per diventare un grande chef Giuseppe Mancino le aveva: un’attenzione maniacale alla qualità dei prodotti e una continua curiosità verso nuove sperimentazioni.
L’incontro con Luca Picchi e il Buca Nove, il circolo Arci e il suo aperitivo dalla ricetta segreta, e ancora in giro per Firenze alla scoperta di piccole distillerie e mastri distillatori.
Una storia di successo quella di Mario e Anselmo Chiarli, un successo che dura da 5 generazioni e che ha rilanciato negli anni il Lambrusco di Sorbara e Castelvetro.
Con una rivisitazione di un grande classico, il Blody Mary, Massimo sfida lo chef Giancarlo Perbellini a cucinare un piatto che ben si associ al suo cocktail.
Una sfida attende Sara Bonamini, amante della buona cucina e del buon bere. Per lei Massimo ha creato il Negrotto, una variazione del Negroni.
Non solo distillati italiani. A Prato Julian incontra Davide Chen, di professione cuoco che lo introduce nel mondo dei distillati cinesi, per poi fare tappa in un piccolo opificio a conduzione familiare con una lunga tradizione di storia liquoristica.
Una storia che parte da lontano per questa cantina realtà del patrimonio enologico veneto. Giusti Wine è un progetto ambizioso nato per promuovere nel mondo, l’eccellenza del vino italiano.
La vita in paese è bella perché ci si conosce tutti. Alessandro incontra l’amico Giagio che gli offre, in cambio di un piccolo aiuto per la festa del paese, un cesto di asparagi. Questi saranno l’accompagnamento perfetto per una bruschetta con il prosciutto toscano.
Lodo parte da Caserta ed arriva ad Aversa. Lì andrà a trovare Roberta Esposito del ristorante La Contrada, che gli farà assaggiare la pizza.
Una bruschetta può essere anche una dolcissima merenda. In ricordo del maestro delle elementari, Alessandro prepara una bruschetta con ricotta e cioccolato.
Dalle meraviglie archeologiche di Sutri a Viterbo città dei Papi. Qui lodo assaggia una carbonara di lago con coregone e un maritozzo salato.
“Tu proverai sì come sa di sale lo pane altrui” con questo celebre passo della Divina Commedia ha inizio l’avventura di Alessandro nell’originale universo delle bruschette. Per accompagnare il pane sciapo Alessandro sceglie i fegatelli.
La prima piantumazione e la prima ubriacatura, quella di Noè, con quadri di Bellini e un affresco di Michelangelo.