La cucina marocchina risente delle influenze arabe, francesi e mediterranee; è una cucina ricca e variegata che ha saputo trovare una sua identità. La tajine che preparerà Victoire ne è un esempio. Verdure, spezie, carne o pesce, a formare un piatto tradizionale e caratteristico.
I noodles alla carbonara sono la versione giorgioniana dei noodles nati a diffusi in Asia già 4000 anni fa
Tra le molte varietà di biscotti, Giorgione sceglie l'occhio di bue. Sarà un caso? Perfetta per la colazione, la merenda o a fine pasto, la frolla con tanto burro e farcita con la marmellata di albicocche, è la protagonista di questo episodio.
La cucina congolese è una cucina molto tradizionale, con zuppe, verdure e pesce, spesso accompagnate da un piatto molto simile alla nostra polenta di mais. Oggi Victoire prepara due piatti tradizionali del Congo per ritrovare quell’atmosfera di casa a lei tanto cara.
Nato come un piatto povero, di recupero, il minestrone in realtà oggi è il punto di riferimento per la dieta mediterranea. Con l'aggiunta dei legumi e parmigiano, può diventare un piatto unico gustoso e nutriente.
Salina è uno spettacolo continuo, di mare e terra. Gianfranco si congeda da questa isola incontrando pescatori, coltivatori di capperi e viticultori.
I grandi chef realizzano i loro piatti più iconici tra passato, presente e futuro dell’alta cucina
Chef e imprenditore agricolo, un infortunio e un sogno da sciatore infranto. Poi la passione per la cucina e, dopo gli studi, gli esperimenti, i fallimenti, arrivano i primi riconoscimenti per una cucina che reinterpreta la tradizione mantenendone sapori e identità.
Eucalipto, pino, foglie di vite, tutti gli ingredienti che Cristiano trova nella tenuta del terriccio per cucinare il suo capriolo sul braciere. Non manca una parte della storia del terriccio e il giusto abbinamento.
Il cibo è per prima cosa rispetto. Rispetto per la materia prima, la terra. Questa la filosofia di Phillippe Leveille. Francese per nascita, in Italia Philippe ci arriva per caso e per caso ci resta dopo aver viaggiato per il mondo. Fondamentali per lui il rapporto con i piccoli produttori che sceglie accuratamente, perché dietro […]
Matteo Metullio e Davide De Pra: triestino il primo, bellunese di Falcade il secondo. Una collaborazione saldata innanzitutto da un’amicizia di lungo corso, che affonda le radici ai tempi del ristorante La Siriola e nella comunanza di orizzonti e visioni. Pur mantenendo la loro unicità, la creazione dei loro piatti è figlia di una collaborazione […]
Peppe ci introduce nel mondo del pesce azzurro, in particolare le Alici. Con la mamma realizza delle alici in tortiera. Con l’avanzo fa uno spaghetto di alici alla puttanesca e infine dei paccheri al sushi napoletano.
Antonio Galatà, nutrizionista di professione e amico di vecchia data di Cristiano, arriva al Castello del Terriccio. Insieme raccolgono senape selvatica, borragine e altre erbe spontanee per la ricetta con il granchio blu.
I luoghi più belli della nostra penisola con i prodotti e piatti che hanno reso la cucina italiana famosa nel mondo.
Vulcano, il verde oltre il blu. Qui non c’è solo il mare e l’entroterra con i suoi colori, la sua vegetazione e il vulcano ancora attivo affascinano Gianfranco. E poi i produttori di tonno e di capperi solleticano l’estro dello chef in cucina.
Nell’ultima tappa del suo cammino Giorgio incontra la Tonda di Cagliari, il suo oro giallo e i produttori che da sempre si occupano di salvaguardare la coltivazione delle varietà autoctone di oliva; un villaggio nuragico, un santuario nuragico con un tempio al pozzo, testimonianza di una cultura millenaria.
Una città unica, simbolo non solo del Veneto, una città romantica e malinconica, una città dalle mille sfaccettature, che può essere veramente scoperta solo accompagnati da chi la vive quotidianamente ed è in grado di svelarne i segreti nascosti.
I cacciatori di formaggio Eleonora e Fiorenzo arrivano in Val Formazza, un delle più belle vallate alpine piemontesi. Qui assaggiano il Summer, formaggio a latte crudo da Brune Alpine che può avere diverse fasi di stagionatura.
Dario consiglia a Max un itinerario che lo porta dritto nel cuore delle tradizioni lucane. La carne di pecora e il maiale nero, simboli di un territorio e di una cultura contadina.
Le moleca sono i principali prodotti della pesca dei pescatori di Chioggia, dopo la pesca il prodotto viene portato all’asta e venduto. Questo granchio dal gusto unico è uno dei piatti tipici, di Chioggia.
Un viaggio per divorare i luoghi, alla scoperta dei sapori e delle abitudini alimentari dei popoli.
La cucina marocchina risente delle influenze arabe, francesi e mediterranee; è una cucina ricca e variegata che ha saputo trovare una sua identità. La tajine che preparerà Victoire ne è un esempio. Verdure, spezie, carne o pesce, a formare un piatto tradizionale e caratteristico.
La cucina congolese è una cucina molto tradizionale, con zuppe, verdure e pesce, spesso accompagnate da un piatto molto simile alla nostra polenta di mais. Oggi Victoire prepara due piatti tradizionali del Congo per ritrovare quell’atmosfera di casa a lei tanto cara.
Anche a Roma è possibile trovare le ricette più famose dei film americani. Eleonora va alla ricerca del famoso panino con il pastrami di Meg Ryan e Billy Cristal in Harry ti presento Sally e l’apple pie di Nonna Papera di Walt disney.
Bora Bora è forse la perla più preziosa di tutta la Polinesia con il suo vulcano sullo sfondo. Ricca di frutta freschissima e pesce. Giovanni assaggia un maialino cotto nell’Ahima, un forno scavato sottoterra che cuoce su pietre roventi.
La mondanissima Marrakech dove ad ogni angolo è possibile scovare un luogo bellissimo e sconosciuto e incontrare personaggi di ogni tipo. Un tuffo all’interno dei grandi alberghi di lusso dove la cucina, raccoglie le influenze di tutti quelli che, passando dalla città rossa ne rimangono affascinati, e decidono di mettere lì le loro radici.
L’avventura di Gianfranco in Francia ha inizio a Bordeaux, un giro veloce per il mercato di Les halles de bacalan per assaggiare la cucina locale, il mercato ortofrutticolo e un produttore di vino biodinamico, quindi in cucina per cucinare le ostriche di Bordeaux in una versione diversa, moderna.